Introduzione ai Progetti

Per sette anni il LEP ha funzionato come una “fabbrica” di particelle Z, dando ai fisici la possibilità di imparare molto sulle interazioni elettrodeboli. Le particelle Z prodotte nelle collisioni elettrone-positrone esistono solo per un brevissimo istante prima di decadere in altre particelle che vengono poi registrate dai rivelatori di particelle. Le diverse particelle lasciano tracce caratteristiche, e possono quindi essere identificate. Stai per partecipare ad alcune delle misure più importanti degli anni recenti, per verificare il nostro modello dell’universo. Il primo esperimento è il più facile da svolgere.

Analizzerai i dati raccolti con il rivelatore DELPHI. Se vuoi capire come funziona il rivelatore DELPHI, potrebbe esser utile "visitarlo ora". Ma le informazioni qui di seguito dovrebbero essere sufficienti per proseguire subito con i progetti.

L’immagine qui sotto mostra come i diversi tipi di particelle interagiscono con i diversi componenti del rivelatore. Tutte le particelle cariche lasciano tracce nelle camere traccianti, mentre le particelle neutre non ne lasciano. I fotoni, gli elettroni e i positroni perdono tutta la loro energia nel calorimetro elettromagnetico.

Le particelle che contengono quark, chiamate adroni, perdono la loro energia nel calorimetro adronico. I muoni lasciano tracce nelle camere traccianti, perdono poca energia nei calorimetri, e sono rivelate anche dalle camere per muoni, gli strati più esterni del rivelatore. I neutrini non interagiscono con alcun componente del rivelatore e sfuggono senza essere rivelati.

Come strumento userai un programma, WIRED, per esaminare visivamente e mainpolare i decadimenti della Z che sono stati registrati dal rivelatore DELPHI al LEP. WIRED è un programma per computer, sviluppato al CERN nel linguaggio Java, che permette ai fisici  di realizzare al calcolatore ricostruzioni tridimensionali delle collisioni.  

Ecco come appare un tipico evento di DELPHI in WIRED. Muovi il mouse sui bottoni di WIRED per scoprire che cosa fanno.

Qui sotto ci sono esempi dei diversi decadimenti visibili della particella Z. Un evento di ogni tipo è un’animazione e gli altri sono eventi reali che puoi studiare usando WIRED. Guardali tutti. WIRED ti permette di allargare o restringere la vista dell’evento, di ruotarlo, e di accendere e spegnere i contorni dei diversi sottorivelatori.

Accendere e spegnere i contorni dei diversi sottorivelatori è uno strumento potente per identificare le particelle. Per esempio, puoi dire se un deposito di energia è nel calorimetro elettromagnetico o in quello adronico. Questo ti permette di identificare la particella che ha dato origine al deposito e ti aiuta a classificare l’evento. E’ una buona idea vedere i contorni di un solo rivelatore per volta poiché mostrandone molti contemporaneamente il gran numero di linee che si sovrappongono rende difficile interpretare l’evento.

Ricorda che il rivelatore DELPHI ha la struttura di un cilindro (“barrel”) chiuso a ciascuna estremità da un “tappo” (“end-cap”).