Il valore ufficialmente misurato di as è 0.119
+/- 0.002. E’ una misura dell’intensità dell’interazione forte che lega insieme
i quark in particelle composte come i protoni o i neutroni. Per collocarla nel contesto, confrontiamola con le altre interazioni della
natura. La gravità, l’interazione più familiare nella vita di tutti i giorni,
ha una costante di accoppiamento cento milioni di milioni
di milioni di milioni di milioni di milioni di volte più piccola. L’interazione
debole, responsabile del decadimento radioattivo beta e de processi che
generano l’energia delle stelle, ha una costante di accoppiamento
10 000 volte più piccola di quella forte. Anche l’interazione
elettromagnetica, quella che tiene legati atomi e molecole, porta l’elettricità
nelle nostre case e dà agli elettromagneti la loro forza impressionante, è
circa 100 volte più debole dell’interazione forte.
Abbiamo imparato che le costanti di accoppiamento
delle interazioni della natura sono molto diverse. E’ questa differenza che
regola il comportamento dell’Universo di oggi. La
gravità determina il comportamento su grande scala, agendo con delicatezza fra
tutte le masse dell’Universo. E’ lei che tiene i pianeti del sistema solare in
orbita intorno al sole. L’interazione elettromagnetica tiene in orbita gli elettroni intorno ai
nuclei, e regola il comportamento della materia
atomica su scala molecolare. Le interazioni forte e debole
determinano il comportamento della materia a scale ancora più piccole, nucleari.
Può apparire sorprendente ma, nonostante le enormi differenze nell’intensità
delle interazioni, i fisici credono che tutte siano parte
dello stesso fenomeno. Lo scopo ultimo della fisica moderna è trovare un
singolo contesto teorico che le descriva tutte. Un
indizio importante che potrebbero essere tutte uguali viene dal fatto che le costanti di accoppiamento non sono
affatto costanti. Variano
con l’energia
Le costanti di accoppiamento “running”.
Gli scienziati sono convinti che aumentando sempre di più l’energia a cui effettuano gli studi (raggiungendo una risoluzione sempre migliore)
vedranno i valori delle costanti di accoppiamento avvicinarsi fra loro sempre
di più. Credono che a un’energia prossima a quella che
c’è stata nel Big Bang tutte le interazioni abbiano la stessa intensità; le
diverse interazioni che conosciamo si sarebbero differenziate man mano che l’Universo
si espandeva e si raffreddava. Questa idea è chiamata Unificazione delle
Interazioni.
Può sembrare un'ipotesi remota, ma ci sono già stati grandi successi
sulla strada verso l’unificazione. Nella seconda metà del 19mo secolo, Maxwell unificò due fenomeni apparentemente diversi:
elettricità e magnetismo. Poi, negli anni ’70, i fisici riuscirono a unificare l’elettromagnetismo con l’interazione debole.
La teoria finale descriverà l’unica interazione fondamentale da cui è nato l’Universo.